marijuana, hashish, canne, fumo

Storia del giovane Ivan

“Ciao, mi chiamo Ivan, ho 19 anni e prima di ritrovare la mia vita quì al NARCONON ho fatto uso di droghe.
Tutto è iniziato nel periodo di scuola superiore; ero nella prima di un istituto alberghiero. Durante gli intervalli della scuola ho iniziato a guardarmi in giro nei gruppetti che si formavano. Subito ho visto che c’era una compagnia che mi sembrava composta da gente che ha stile, che spiccava sugli altri perché menefreghista a sé…
Subito ho iniziato a frequentarli, a farne amicizia; è stato molto difficile perché ero molto timido, essendo lontano da casa per 5 giorni alla settimana, essendo anche “primino”, questa cosa si è accentuata.
Un’intervallo dopo l’altro mi sono accorto che non fumavano solo quelle che sembravano sigarette. Emanavano un odore strano, molto forte.
Così uno dei ragazzi del cerchio mi disse: “Vuoi provare?”. Io subito risposi di si, non pensavo fosse una tragedia, così ho fatto due tiri tenendo il fumo un po’ dentro ai polmoni; subito dopo mi sono sentito accaldato, mi girava la testa un po’, ma soprattutto avevo un sapore in bocca che mi faceva molto schifo. Il giorno dopo ero comunque attirato da quella specie di sigaretta; non mi veniva da pensare neanche lontanamente che quella cosa mi faceva male. Così 4 tiri, poi 8, poi una canna comprata da me e così via. Avevo imboccato la discesa per l’inferno senza saperlo. Per circa un anno non ne sentivo un grande bisogno, era come aprire la bottiglia di vino di tanto in tanto. Poi cambiando scuola, altre due precisamente, mi sono sempre aggregato alle persone che casualmente fumavano canne, ci riconoscevamo subito, dal primo giorno di scuola, “tu fumi vero? Domani mattina ci troviamo prima?”. Sempre in quella maniera.
Dopo qualche mese, ho riconosciuto lo stesso tipo di compagnia nel mio paese, erano più grandi di me e facevano anche loro uso di sostanze. Ho iniziato ad uscire con loro e man mano, i sabati e gli altri giorni della settimana, più sballi c’erano e meglio era. Oltre le canne, l’alcool, la speed, l’MDMA, la ketamina, l’LSD, i funghi raccolti da noi ecc… In modo alternato ogni settimana c’era il cult dello sballo, periodo LSD, periodo speed ecc…
Con la mia famiglia non c’era più rapporto, non parlavo più con loro litigavo con loro e basta. In certi momenti mi sembravano troppo monotoni per capirmi, in altri mi sentivo inferiore a loro, altre volte ero depresso e impazzito anche solo per aspettare qualche ora per la droga. Mi hanno minacciato di buttarmi fuori di casa parecchie volte e io continuavo a perseverare nello sballo. Ho passato diverse notti fuori, raccontavo bugie su bugie per andare dove volevo. La casa esisteva solo per mangiare, bere, dormire, andare in bagno, giocare al pc. Poi a febbraio mi si sono presentate davanti agli occhi che mi hanno portato al NARCONON, che mi sono state d’aiuto fino adesso. Ringrazierò per sempre i miei genitori per avermi aiutato e dato questa possibilità enorme. Senza di loro e del NARCONON non so immaginare dove sarei ora e ne sono grato. Ho ritrovato la gioia di vivere. Grazie papà, nonna, mamma e nonno che da lassù mi da la forza e non mi fa sentire solo nei momenti no.” – IVAN