Centro Narconon Piemonte: come accorgersi che un familiare usa droghe

il regalo più bello che mi potessi fare

“Eccoci qui, sempre lo stesso, ogni anno il mio compleanno…e che sia un lunedì, un mercoledì o un sabato non era importante, ciò che importava era il come… Ne sentivo l’adrenalina e la gioia, se così si può la chiamare, anche nei giorni prima: i preparativi, il ristorante la gente giusta, l’hotel più bello, il discorso che annualmente faccio con i ringraziamenti a tutti i partecipanti.
Amavo eccellere, esagerare, farlo ricordare a tutti come il più bello, comprarmi qualche nuovo vestito, tagliarmi i capelli, circondarmi di ragazze e amici…solo perchè mi sentivo il migliore, quello che poteva avere tutto e subito, il ragazzo per bene…
Lussuria, apparenza, egocentrismo: questi erano i miei reali invitati ed io ne ero il protagonista.
Amavo studiare e pianificare tutto nei minimi dettagli, volevo divertirmi e lo facevo…ma aggiungevo sempre un elemento, quello che mi portava a mentire, mi indebitava, toglieva il sorriso… la droga. Non c’era festa che io non l’avessi con me…era tutti gli invitati, era l’unica che non poteva non esserci. Non mi interessava molto degli altri, ma di lei sì, sempre, la mia migliore amica, la mia amante, il mio segreto…
Iniziavo a tirarla e finivo per fumarla, non andavo a ballare a posta… e che sia nel bagno dell’hotel con la ragazza in camera, in macchina da solo, in cantina o in garage,  non mi fregava: era la mia festa ed io mi stavo divertendo… Quanto mi sbagliavo!
Oggi è, come ogni anno, il mio compleanno ed io ho realizzato, stando qui insieme a tutti voi, grazie a tutti voi, che  una volta non stavo festeggiando, non mi stavo divertendo, ma mi stavo solo ed esclusivamente drogando.
Questo è il mio primo compleanno senza di lei, in 13 anni, ne faccio 27…che idiota, metà del mio percorso!
Certo oggi non sono con i miei amici, con la mia famiglia, con mio figlio e la mia compagna, non mi aspetto una torta o i regali o il solito rispondere agli auguri…ma in compenso, sopra ogni cosa, prima di tutto, non ci sei tu! Non ti voglio più e se tutti i miei errori mi hanno portato qui per capirlo, beh sono contento di averli fatti…
Il mio successo di oggi è essere qui con voi, persone sconosciute ma con lo stesso obiettivo, spalla contro spalla, a darci forza per combattere quel mostro che ci ha impedito di essere noi stessi per tanto, troppo, tempo. Essere qui è il regalo più bello che mi potessi fare. Grazie a tutti… Grazie Narconon Piemonte!”